
Il progetto “Lacuna” nasce dall’idea di trasformare i vuoti urbani e architettonici in sculture autonome, normalmente l’arte si affida al restauro per sopravvivere. In questo progetto è il restauro stesso che diventa arte, l’assenza come materia, il restauro come linguaggio artistico. Lacuna trasforma la mancanza in opera, ribaltando il confine tra conservazione e creazione.
Questo progetto intende dare nuova vita a quelle parti di città che non esistono più: frammenti perduti di una facciata, porzioni di colonne, dettagli scultorei che il tempo o l’incuria hanno cancellato.
Attraverso la scansione digitale, la ricostruzione 3D e la realizzazione fisica mediante stampa 3D, rifinitura artigianale e colata in resina o materiali compatibili, questi vuoti vengono reinterpretati come oggetti scultorei. Non si tratta di ricollocare la parte mancante sull’edificio originario, ma di creare un’opera che mostri al tempo stesso la precisione tecnica e il valore poetico del ricostruire l’assenza.
In questo modo il progetto si pone come un ponte tra arte e restauro:
per gli artisti, diventa un’indagine sulla memoria e sulla forma mancante,
per i restauratori, un esempio concreto di metodologia che può essere applicata al lavoro di ricostruzione, con vantaggi in termini di fedeltà, non invasività e riproducibilità.
“Lacuna” vuole dunque essere una dimostrazione artistica e tecnica, una proposta di servizio rivolta ai professionisti del restauro, offrendo strumenti innovativi per affrontare la sfida delle parti perdute del patrimonio storico.
Nel progetto l’intelligenza artificiale viene utilizzata come strumento di supporto creativo e ricostruttivo, con particolare attenzione alla trasparenza e alla personalizzazione dei modelli.

Per garantire la coerenza con il contesto storico e artistico, è fondamentale l’impiego di modelli open source, che permettono un alto grado di personalizzazione sia nella generazione di immagini che nella creazione di modelli 3D. Questo lavoro richiede un vero e proprio addestramento della AI basato su documentazione storica, iconografica e artistica specifica per ogni intervento, così da assicurare fedeltà e consistenza nella ricostruzione delle forme mancanti.
Un ruolo chiave in questo processo è svolto dalla creazione di LoRA (Low-Rank Adaptation): questi addestramenti mirati forniscono alla AI indicazioni precise su come ricostruire i vuoti e interpretare correttamente i dettagli formali ed estetici.
Ricostruzione colonna Chiesa di San Barnaba – Venezia
Colonna Chiesa San Barnaba
Ricostruzione 3d + Texture resin – Chiesa San Barnaba
Processo


















Render AI
Ricostruzione portale Palazzo a San Giacomo dell’Orio – Venezia


Portale Palazzo San Giacomo dell’Orio
Render AI
Processo












Lacuna non è soltanto un esercizio tecnico o un esperimento digitale, ma un progetto che vuole trasformare l’assenza in presenza, dando forma ai vuoti che il tempo e la storia hanno lasciato nella città. Attraverso la combinazione di scansione 3D, modellazione digitale, stampa additiva e rifinitura artigianale, la mancanza diventa occasione di creazione, memoria tangibile e opera autonoma.
In questo modo il restauro si converte in arte, ribaltando la logica tradizionale: non più solo conservazione di ciò che esiste, ma generazione poetica di ciò che manca. Ogni scultura diventa così un ponte tra passato e futuro, un atto di cura e insieme un gesto creativo.
“Lacuna” è quindi una proposta rivolta non solo ai restauratori e ai professionisti del patrimonio, ma anche a chi vede nell’arte uno strumento per interrogare la memoria, per immaginare nuovi modi di abitare il vuoto e per restituire forma all’assenza.



