Ricostruzione sperimentale mediante Intelligenza Artificiale del volto
della Madonna senza volto – Ponte di Rialto, Venezia.
Questo progetto è una simulazione del processo di ricostruzione scultorea del volto della Madonna senza volto, situata sul Ponte di Rialto a Venezia.
Non si tratta di un restauro fisico dell’opera originale, ma di uno studio sperimentale condotto attraverso metodi ibridi tradizionali, digitali e di intelligenza artificiale, con l’obiettivo di sviluppare un approccio innovativo capace di integrare AI, fabbricazione digitale e artigianato. Il fine è restituire alla Madonna una presenza visiva, trasformando l’assenza del volto in un’occasione di ricerca, memoria e sperimentazione tecnologica.
Sono pienamente consapevole che la mancanza del volto genera una forte suggestione, la perdita dei tratti ha trasformato la scultura in una vera e propria Madonna immaginaria, che invita a riflettere sulla bellezza scomparsa e sulla fragilità delle opere esposte all’aperto. Un silenzioso e suggestivo stato di assenza che, paradossalmente, amplifica la sua presenza.


Parte 1 – Sviluppo digitale del volto tramite intelligenza artificiale
1- Analisi delle fonti storiche
Ricerca fotografica di immagini d’archivio che testimoniano l’evoluzione del deterioro dell’opera, di particolare importanza è una fotografia del 1976, una delle poche che mostra la Madonna ancora con il volto leggibile, prima del restauro del 1977, da quell’anno inizia un lento degrado che porta alla perdita progressiva dei tratti somatici.
Queste immagini storiche, messe a confronto con lo stato attuale, forniscono indizi preziosi per orientare la ricostruzione e assicurare coerenza con la memoria storica.\

2- Creazione del dataset iconografico per l’addestramento AI
Per garantire risultati attendibili nella ricostruzione, viene predisposto un dataset specifico finalizzato all’addestramento del modello AI con LoRA, (Low Rank Adaptation).
La raccolta include:
Immagini di Madonne provenienti da diverse fonti iconografiche, privilegiando opere scultoree di epoca, stile e contesto geografico simile a quello della Madonna del Ponte di Rialto.
Dettagli di volti (frontalmente e in vista laterale) con caratteristiche materiche compatibili — pietra, marmi e superfici lapidee — per permettere al modello di apprendere non solo i tratti formali, ma anche le texture realistiche.
Variabilità di esempi per età, stato conservativo e condizioni di illuminazione, così da ridurre bias e migliorare la generalizzazione del modello.
Tutte le immagini vengono normalizzate in termini di risoluzione, rapporto d’aspetto e colore, per garantire coerenza nei dati di input. Questo dataset bilanciato consente al LoRA di apprendere i tratti iconografici ricorrenti e generare una ricostruzione del volto coerente con la tradizione stilistica e con le caratteristiche materiali originali.
3- Ricostruzione visiva con AI + Dataset
Si procede quindi con l’impiego di intelligenza artificiale generativa, vengono addestrati specifici LoRA utilizzando un corpus di immagini di Madonne e di sculture simili per epoca, stile e materiali. L’AI non fornisce un’unica soluzione definitiva, ma una gamma di possibilità visive, che vengono selezionate, confrontate e affinate fino a ottenere una proposta attendibile e rispettosa del linguaggio formale originario.



Parte 2 – Processo di ricostruzione digitale 3d
1- Sviluppo di viste multiple
Dopo aver individuato l’immagine più attendibile del volto, l’AI viene utilizzata per generare viste da diverse angolazioni (profilo, tre quarti, dall’alto e dal basso). Questo passaggio fornisce riferimenti utili non solo alla resa frontale, ma anche alla volumetria e alle proporzioni complessive. Le varianti prodotte permettono di valutare differenze morfologiche e di selezionare le soluzioni più coerenti, creando così una base più solida e attendibile per la successiva modellazione 3D.
2- Ricostruzione digitale 3D
Le immagini generate della Madonna in diverse posizioni vengono convertite in un modello tridimensionale mediante algoritmi di intelligenza artificiale specializzati nella ricostruzione 3D. In questa fase l’attenzione è concentrata esclusivamente sulla ricostruzione morfologica del volto, isolandolo dal corpo della scultura e definendone con precisione volumi e proporzioni. Successivamente, l’intervento umano diventa determinante: attraverso software di scultura digitale come ZBrush e Blender, il modellatore interpreta, corregge e rifinisce i dettagli, integrando la proposta dell’AI con sensibilità artistica e competenza tecnica.

Parte 3 – Dalla ricostruzione digitale alla forma fisica
1- Stampa 3D del volto
Il modello 3D viene tradotto in un oggetto fisico attraverso la stampa tridimensionale. Questa tecnologia consente di passare dal virtuale al tangibile, trasformando un’ipotesi visiva in un prototipo concreto che potrà essere manipolato, studiato e verificato. La stampa restituisce il volto con grande precisione nei volumi e nei dettagli, aprendo la strada alle fasi successive.

2- Post-produzione manuale
Una volta stampato, il volto viene sottoposto a una fase di rifinitura manuale che comprende bagni di gesso consolidanti, levigatura, correzioni volumetriche e ritocchi con stucchi, si elimina ogni imperfezione della stampa e si prepara il modello per diventare stampo. È in questa fase se ridà vita ai dettagli, unendo al rigore tecnico la sensibilità estetica.

3- Stampo in silicone
Il volto rifinito viene utilizzato per realizzare uno stampo in silicone ad alta precisione, in grado di riprodurre fedelmente ogni minima sfumatura della superficie. Lo stampo diventa lo strumento attraverso cui eseguire la ricostruzione, garantendo massima fedeltà e trasformando il prototipo in una base solida per la fase finale di colata.

4- Colata in cera riciclata
L’ultima fase assume un valore fortemente simbolico: il volto viene realizzato in cera, utilizzando materiale riciclato dalle candele consumate nell’altare della Madonna stessa. Questo gesto chiude il cerchio, perché trasforma una materia votiva in nuova presenza scultorea. La cera porta con sé il segno della devozione popolare e lo unisce all’innovazione tecnologica, restituendo al volto della Madonna non solo una forma, ma anche una dimensione spirituale rinnovata.


Tecnologie e strumenti utilizzati
Modelli AI Testuale:
Gemini
Utilizzati per la redazione dei testi descrittivi delle immagini del dataset, la definizione del metodo e la generazione di scenari interpretativi coerenti con le fonti storiche e stilistiche.
Modelli AI Immagini:
ComfyUI + Flux + LoRA
Impiegate per la generazione e la variazione delle immagini di riferimento del volto, sulla base del dataset iconografico costituito da Madonne coeve per materiali, stile e area geografica.
Le AI hanno permesso la produzione di varianti coerenti in termini di texture, illuminazione e patina materica, fondamentali per la simulazione della superficie scultorea.
Edit Immagini:
Qwen, Seedream, Nano Banana
Utilizzate per la post-elaborazione e l’ottimizzazione delle immagini generate, con interventi mirati su colore, contrasto, coerenza stilistica e integrazione con l’aspetto materico originale.
Modelli AI 3D:
Hitem 3D, Hunyuan 3D
Utilizzate per la generazione volumetrica del volto e la sua integrazione nel modello tridimensionale della scultura. Questi strumenti hanno consentito di estrapolare e ricostruire la morfologia mancante con accuratezza geometrica, creando una base solida per la stampa e la successiva colata.
Software di modellazione e post-produzione
Blender – per l’allineamento dei dati 3D, la gestione delle mesh e la simulazione dei materiali.
Zbrush – per la rifinitura scultorea digitale e la definizione dei dettagli morfologici.
Photopea – per la calibrazione cromatica e la fusione dei livelli fotografici durante la fase di documentazione.
Fonti iconografiche e dataset
Le immagini utilizzate per la costruzione del dataset derivano da fonti pubbliche e ad accesso libero, nel rispetto delle licenze Creative Commons:
Catalogo generale dei Beni Culturali Italia (https://catalogo.beniculturali.it/)
Catalogo illustrato del Canal Grande di Venezia (https://canalgrandevenezia.it)
Wikipedia (https://wikipedia.org)
Openverse (https://openverse.org)
Creative Commons (https://search.creativecommons.org)
Venezia buttata nel gesso (https://www.facebook.com/groups/70196664504/)
Le immagini selezionate sono state classificate per tipologia materica (pietra, stucco, terracotta), area geografica e cronologia, al fine di garantire un addestramento coerente del modello LoRA dedicato alla ricostruzione stilistica.
Obiettivo del progetto
Sperimentare un metodo ibrido di ricostruzione scultorea che unisce tecniche tradizionali, digitali e di intelligenza artificiale.
Il progetto non intende proporre una ricostruzione definitiva, ma una simulazione sperimentale, capace di esplorare le potenzialità delle tecnologie contemporanee nel campo del restauro, della valorizzazione e della memoria urbana.
Terre Perse / Venezia / 2025

